In viaggio come scatto

Prima di chiedermi come scatto in viaggio, dobbiamo conoscere il nostro mezzo. Per il nostro primo viaggio in Sudafrica, prima di partire, avevo comperato una stupenda fotocamera e mi ero ripromesso di utilizzarla per la prima volta in viaggio, e nel mentre iniziare a conoscerla. Poi il viaggio si è rilevato più intenso di quanto pensassi e ho litigato tutto il tempo con il menù della “stupenda” fotocamera.

Oggi mi direi, se non hai studiato le 375 pagine del manuale, metti la tua fotocamera su Auto e scatta in tutto relax. Almeno per i primi giorni, poi passa a Program e poi….

Chiunque faccia dei viaggi impegnativi si chiede sempre, prima di partire, quale sarà la tipologia del viaggio e della fotografia che dovrà fare: accurata, riprendere solo i momenti topici e dedicare tempo a conoscere i luoghi che sta visitando, fotografare tutto quello che vediamo, in modo da poter documentare nel nostro Blog o sui nostri Social, oppure scattare la fotografia perfetta, poche foto ma di altissima qualità, rinunciando anche a muoversi verso sconosciute mete.

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Per chi inizia a fotografare in viaggio

Per chi inizia a fotografare in viaggio, prima di fare qualsiasi cosa a caso dovrebbe  dedicare tutto il tempo a pensare alla composizione della fotografia, senza impazzire con tutti quei comandi e sigle che sono dentro e fuori della “amata fotocamera”, oltretutto, non sono sempre comprensibili anche per chi è esperto fotografo. Abbiamo speso un’importante somma per il suo acquisto in quanto dentro c’è tantissima tecnologia che dovrebbe aiutare il neo fotografo a scattare in ogni tipo di condizione si voglia fotografare. Così la prima cosa da fare è prendere confidenza con la fotocamera, (come si impugna, quale sia il miglior sistema per visualizzare la scena, etc etc ) e dopo alcuni giorni  passare da Auto a Priorità di diaframma e iso auto.

Nel frattempo è molto importante che alla sera, dopo avere finito la nostra sessione fotografica, controlliamo il risultato del nostro lavoro. Alla sera stessa! Perché dobbiamo verificare se l’idea della nostra inquadratura è stata correttamente realizzata. Mi spiego: volevo fotografare una ragazza che passava davanti a noi in bicicletta, lo scatto è perfetto o è mosso? È sfocato? Ho ripreso solo lei oppure tutta la scena? Nel mirino ho potuto visualizzare correttamente la scena che volevo riprendere?

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Come correggere la foto tornato a casa.

Finito di scattare verificherò i dati di scatto, poi con questi e con l’aiuto di un amico esperto cercherò di capire dove la macchina ha fallito, o perlomeno come ha interpretato la scena che volevo riprendere. Solo con il suo aiuto e anche con quello di una guida (corso fotografico, YouTube, manuale cartaceo) cercherò di capire quale è il parametro da regolare per ripetere la foto sbagliata e averne una simile ma che risulti perfetta. In base a quello che ritengo non corretto, 

Questo lavoro sarà molto noioso, ma utile perché solo avendo davanti la foto con l’errore possiamo capirlo e correggerlo velocemente. Durante l’anno avremo tempo per sentire una lezione tecnica con nomi e simboli, ma che dopo due ore cominceremo a dimenticare.

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Scattare in AUTO per chi sa fotografare

Scattare in Auto può anche essere utile a chi conosce già la fotografia, in quanto testare il software della nostra amata macchina è utile a capire come questo reagisce alla nostra esposizione. Innanzitutto dovremo scattare una foto in Auto, una in Program, e una in manuale e poi verificare quali sono i differenti dati di scatto (cioè i dati Exif, chiamati anche metadati foto,  informazioni che una fotocamera reflex, mirrorless, compatta, bridge, ma anche di smartphone, registra per ogni fotografia scattata, e capire come la fotocamera interpreta la luce. Verificare le potenzialità del software ci potrà aiutare a comprendere meglio quali sono i limiti della fotocamera e come poter migliorare lo scatto quando la useremo in Manuale, dove saremo noi a impostare tutti i parametri, e che non sempre sappiamo come reagiranno su una determinata fotocamera. Per esempio alcune fotocamere tendono a sovraesporre in determinate condizioni, quindi dovremo essere pronti a regolare l’esposizione

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In ogni caso se chiedete all’esperto di fotografia cosa ne pensa di Auto sentirete solo giudizi negativi, e vi sentirete avviliti per aver fatto una così stupida domanda. Ma se avete una fotocamera da 2.000€ che ha questa possibilità, ci sarà un motivo: per aiutare nei momenti in cui non sappiamo bene come utilizzarla (all’inizio sicuramente).

Da un anno io scatto in Priorità di diaframma (A) che significa “aperture”, in modo da poter scegliere che tipo di sfocato desidero, e ISO AUTO (con la soglia da 100 a 6.400 iso  s/speed minimo 1/250). Questo perché la macchina regge molto bene gli iso alti e in ogni caso posso compensare l’esposizione con la ghiera. La mia Sony in auto lavora spesso con ISO alti.

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Provare sempre!

 Però prima di arrivare a questa scelta ho passato giorni a provare a scattare la stessa foto sia con tutti gli automatismi disponibili che in Manuale e ancora oggi con Alessandra, che usa rigorosamente Manuale, ci confrontiamo sui dati di scatto quando scattiamo nello stesso posto, lo stesso soggetto e con la stessa luce.

La fotografia è sempre una ricerca, non si finisce mai di imparare. Ma più che altro di sperimentare.

Scrivetemi a : info@phototravelling.it

OSI Ghia