Incontro a Venezia: un artigiano della fotografia e una macchina del tempo

Passeggiando senza meta per le calli di Venezia, come solo in viaggio si può fare, ci imbattiamo in una piazza animata da maschere carnevalesche. Ma la nostra attenzione viene catturata da un gruppetto di persone radunate attorno a una strana macchina fotografica, un oggetto d’altri tempi. Un banco ottico.

Incuriosito, mi avvicino e inizio ad ascoltare Mariano, il proprietario di questo cimelio, che racconta la sua storia ai passanti. Il suo viso si illumina quando inizio a fargli domande  specifiche sulla sua macchina fotografica. Mi spiega con passione come l’ha trovata e restaurata, che ha 100 anni, come funziona e il suo rapporto con i turisti, ma anche il suo pensiero sui fotografi in generale.

Nel frattempo, si inserisce nella conversazione un fotografo professionista di Hong Kong che vive a Londra, dando vita a un’accesa discussione. Dopo 15 minuti di ascolto e scambio di opinioni, io e Alessandra decidiamo di farci immortalare da questa misteriosa macchina d’epoca.

Il lavoro di Mariano è più complesso di quanto immaginassimo: scatta un negativo che poi rifotografa, lo lava e solo dopo 15 minuti la foto appare magicamente. Un vero e proprio processo artigianale che rende il risultato ancora più prezioso. Oltretutto abbiamo destato curiosità, e un’altra coppia vuole farsi fotografare

Incontrare Mariano è stata una delle esperienze più belle del nostro viaggio a Venezia, un incontro inaspettato che ci ha permesso di conoscere un artigiano della fotografia e di riflettere sul valore di questo mestiere. Oltretutto Mariano non aveva mai fotografato con una fotocamera prima. Un momento che rimarrà indelebile nella nostra memoria, impresso su una foto unica nel suo genere.

Mariano Analía Lautaro Alma Eko

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