Raccontare con la fotografia?

Si viaggia per scoprire?

Raccontare con la fotografia un viaggio? Si viaggia per scoprire e si viaggia per conoscere o anche per altro? Quest’anno siamo andati in viaggio alle Isole Canarie solo perché era difficile andare in Namibia o altri posti nel mondo non UE. Le nostre aspettative non erano altissime, ma sapevamo che queste isole non ci avrebbero deluso. In fondo anche qui tra vulcani e natura avremmo avuto moltissimi spunti per raccontare un viaggio con le fotografie e i video. In linea generale ci siamo divisi i compiti tra Alessandra ed io, lei fotografava e io giravo i video e provavo per la prima volta ad utilizzare il drone.

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Ma durante la sosta sull’isola di Lanzarote mi sono trovato a ragionare sul fatto che non sempre raccontare con le foto è così semplice, spesso scattiamo foto che poi ci appaiono dopo pochi secondi banali e scontate. Così mi sono chiesto cosa significasse fotografare, e cosa potevo raccontare del nostro viaggio, qualcosa di “non banale o già visto”. In fondo scattare una foto è così facile, specialmente con uno smartphone. Ormai tutto è già stato fotografato e filmato. Con ogni genere di fotocamera, sia a colori che in bianco e nero. E se lo postiamo sui social media possiamo vedere nel giro di poche ore se quella foto piace. Ma il viaggio dovrebbe essere raccontato con contenuti nuovi, che possono incuriosire , che possano in qualsiasi momento destare attenzione, curiosità e interesse.

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Abrie de Beer

Durante il tour a Lanzarote abbiamo conosciuto questa guida Abrie de Beer . Una persona molto eclettica che dal Sudafrica attraverso i Caraibi è arrivo nelle Isole Canarie, e si è stabilito per vivere e lavorare. O perlomeno fino a che non capiti qualcosa nella sua vita che lo spinga a cambiare nuovamente nazione in cui vivere. Non siamo riusciti a farci raccontare tutte le motivazioni del suo peregrinare per il mondo, ma mi ha fatto riflettere su come vive la gente. Come vivono le persone che cercano qualcosa. E mi sono chiesto se la mia fotografia avesse un senso per loro. Se anch’io potevo raccontare con le fotografie qualcosa di straordinario di un viaggio, qualcosa che potesse stupire

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Ancora adesso tornato a casa in Italia, queste domande mi frullano per la testa, ma non trovo risposta. Cerco di consolarmi con il fatto che in tantissimi anni ho sempre delle conferme che non fotografo il banale, ma da questo viaggio mi porto a casa questa domanda, e spero di non trovare mai una risposta. Spero che il tarlo della ricerca mi assilli tuti i giorni, tutte le volte che premo il pulsante di scatto della mia fidata fotocamera. In fondo chi viaggia e chi fotografa seguendo i sentimenti dovrà sempre scontrarsi con queste domande.